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Dieci buoni motivi per andare alle Seychelles con i bambini

Perchè andare alle Seychelles con i bambini?

Le Seychelles sono una meta perfetta per i bambini, anche molto piccoli. Noi ci siamo andati quando il nostro piccolo esploratore aveva sedici mesi, nel pieno del nostro inverno e mai scelta si sarebbe potuta rivelare più azzeccata.

Ma cos’hanno di speciale queste isole e perché possono essere considerata una meta baby friendly? Eccovi dieci buoni motivi per sceglierle per la vostra prossima vacanza.

1. Acqua cristallina, spiaggia fine e bianca, rocce granitiche e una vegetazione verdissima e rigogliosa. Le Seychelles rappresentano quello che nell’immaginario collettivo è il paradiso terrestre. Un luogo splendido, dove fare il pieno di sole, energia, relax. Nelle tre isole principali, quelle più visitate – Mahé, Praslin e La Digue – le spiagge sono una più bella dell’altra ma, attenzione, le condizioni possono cambiare a seconda del periodo in cui andrete, delle maree, del tempo che trovate e persino dell’orario. Ad Anse Lazio, che è considerata la spiaggia più bella di Praslin, non ci siamo potuti fermare perché il mare era molto mosso, non sembrava di essere in quel luogo da cartolina che avevamo visto in tante fotografie. Anse Source D’Argent, fantastica spiaggia di La Digue, al tramonto, con l’alta marea, ha dei colori magnifici, vista al mattino si presenta completamente diversa, con il mare piatto e pesci grandi e colorati a pochi metri dalla riva. Alcune spiagge sono più adatte di altre ai bimbi, perchè l’acqua non diventa subito profonda, sono protette dalla barriera corallina e non ci sono correnti forti. Ad esempio, Anse Volbert a Praslin, la stessa Anse Source D’Argent, Anse Severe e Anse Banane, sempre a La Digue. A Mahé, molto belle e perfette per i bimbi sono Anse Royale, e Beau Vallon.

2. Il clima: lasciate a casa maglioncini e felpe, alle Seychelles fa sempre caldo, non c’è una vera e propria stagione delle piogge e l’arcipelago è raramente interessato dai cicloni. Siamo comunque in un paese tropicale, e il tempo è piuttosto variabile, gli acquazzoni, brevi ma anche intensi, sono frequenti, per cui ricordatevi i k-way! Gennaio è il mese più piovoso. Il periodo migliore per partire con i bimbi va da metà febbraio a maggio, perché troverete poco vento e mare non troppo mosso. A febbraio l’acqua dell’oceano era caldissima, perfetta se anche i vostri bimbi, come il mio, amano stare ore a mollo.

3. Pulizia e sicurezza. Mi ha stupito il livello di pulizia delle isole e degli alloggi, inoltre ci siamo sempre sentiti sicuri. Ciò non toglie che sia sempre importante usare il buon senso e non lasciare i propri oggetti personali incustoditi in spiaggia (la maggior parte degli hotel e delle guest house sono dotati di cassette di sicurezza). Le farmacie ci sono, l’arcipelago è considerato una struttura sicura dal punto di vista sanitario, l’acqua è potabile e non c’è malaria, ma le strutture sono limitate e le cure mediche sono a pagamento per i non residenti, proprio per questo è fondamentale stipulare prima di partire una buona polizza assicurativa e portarsi comunque dietro una farmacia ben fornita (noi avevamo scelto Columbus Assicurazioni).

4. Possibilità di alloggiare senza svenarsi con guesthouse e self catering. Ebbene sì, c’è una alternativa ai costosi e lussuosi resort, comodissima per chi ha bimbi piccoli e molto più economica. Su tutte le isole sono diffusissime le guest house, o i self catering, veri e propri mini appartamenti, spesso dotati di cucina privata (o comunque a disposizione degli ospiti). Sono gestiti dai seychellesi e si tratta di una soluzione “più local”, che permette di entrare in contatto con le persone del posto, conoscerle e scoprire stile di vita e tradizioni. Spesso è possibile prenotare la colazione o la cena, a volte c’è un vero e proprio ristorante interno. Grazie alla cucina, si può anche decidere di prepararsi i pasti in maniera autonoma, rifornendosi ai piccoli market del posto, certo non paragonabili ai nostri supermercati, ma dove comunque si trova lo stretto necessario. I pescatori vendono poi il pescato del giorno lungo le strade, basta avere un barbecue a disposizione e la cena è servita!

5. Il fuso orario. La differenza con l’Italia è di sole tre ore, che diventano due quando è in vigore l’ora legale. Per cui non dovreste avere troppi scombussolamenti nei vostri ritmi e in quelli dei vostri bambini.

6. Il relax totale: sole, mare, riposo. Le Seychelles non sono isole per chi ama la vita mondana. A La Digue e in buona parte anche nelle altre isole, le strade non sono nemmeno illuminate, fa buio verso le 18.45 e dopo le 20 non troverete in giro praticamente nessuno. Ci sono certo, i ristoranti, qualche locale nelle isole più grandi dove andare a bere qualcosa, ma per lo più si tratta di una destinazione dedicata al relax e al riposto, dove ricaricare completamente le batterie e dove anche i vostri bimbi si potranno fare belle dormite.

7. Il cibo: non avrete alcun tipo di problema a far mangiare i vostri bambini. Moltissimi ristoranti propongono menù dedicati ai più piccoli, e potete sempre chiedere di cucinare il pesce o la carne senza salse e spezie, anche nei diffusissimi take away. Nei market vendono pasta e sughi, ma anche biscotti e yogurt. Si trova persino il latte in polvere delle marche più conosciute (Aptamil, Nidina). In caso di particolari esigenze, o perché “non si sa mai”, portate qualcosa da casa (ad esempio, sughetti pronti, pastina, merende, brodo liofilizzato, qualche omogenizzato se i vostri bimbi sono molto piccoli o in fase di svezzamento). Fate il pieno di frutta, che alle Seychelles è buonissima: papaya, mango, banane, frutto della passione. Acquistatela in uno dei tanti banchetti lungo la strada. Troverete anche tanti chioschi che vi faranno succhi freschi e vi apriranno i cocchi sul momento.

8. Non solo mare: le Seychelles offrono anche una natura splendida e rigogliosa. Ci sono diverse escursioni che potete fare insieme ai vostri bimbi, in alternativa alla spiaggia. A Praslin la Valéè de Mai è da non perdere. Patrimonio dell’Unesco, è uno dei due luoghi nel mondo, insieme all’isola di Curieuse, in cui si può ammirare la palma rarissima coco de mèr ed è un paradiso per gli amanti del birdwatching. Potete visitarla in autonomia, ci sono tre facili itinerari, molto ben segnalati, per cui è impossibile perdersi. Tuttavia, per vivere al meglio l’esperienza e saperne di più sul coco de mèr, e sulla flora e la fauna delle Seychelles, l’ideale è ingaggiare una guida privata (lo potete fare direttamente in loco). Un’altra bella esperienza è la gita all’isola di Curieuse, con le sue tartarughe giganti che piaceranno molto ai più piccoli. Potete anche decidere, se vi trovate a Mahé, di passare un paio d’ore alternative visitando Victoria, la capitale. Il mercato è piccolo ma caratteristico, il posto giusto per fare incetta di spezie e souvenir da portare a casa. Da vedere anche il tempio indù e la torre dell’orologio.

9. Il volo tra Mahé e Praslin (ma solo se non vi mette ansia volare): dura 15 minuti e offre un panorama spettacolare sulle isole e l’oceano. I colori sono straordinari, e i bimbi saranno sicuramente entusiasti di salire in questo piccolo aereo con la cabina di pilotaggio a vista.

10. Girare La Digue in bicicletta. L’isola è minuscola, pensate che è lunga 5 km e larga 3, per cui la bici è il principale mezzo di trasporto, che permette di raggiungere le spiagge più belle e angoli da sogno. È davvero rilassante pedalare circondati dal verde delle palme, dal bianco della sabbia e dalle mille sfumature di blu dell’oceano. Potete procurarvi le bici (e i seggiolini per i bambini) attraverso il vostro alloggio, o le potete affittare nei tanti “rent a bike” sull’isola. Fatevi dare una bicicletta con i cambi, poiché La Digue non è pianeggiante e incontrerete molte salite e discese.

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